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la teoria del fatto compiuto s’impadroniva anche della sua coscienza.

E poi, gli pareva che quell’anima così fermamente convinta d’aver fatto il suo dovere venendo a lui, non potesse essere contradetta; che quella coscienza così serena e tranquilla, non potesse ingannarsi.

Il mondo sparì agli occhi suoi: la felicità che gli si presentava era irresistibile.

Così dunque era proprio vero? Dopo tante angoscie, dopo tanti tormenti, dopo aver creduto che la vita era chiusa per lui, il destino gli offriva improvvisamente un’esistenza nuova piena di felicità?

Quanto più la guardava e tanto più la trovava bella.

Ma lei veniva da un lungo viaggio, e non aveva ancora pensato a farla ristorare; oh che ospite era mai lui!

E presto correva in cucina, dove il servo teneva sempre la credenza ben fornita. Anzi voleva chiamarlo perchè preparasse lui la cena, ma la Bianca si oppose. Stavano meglio soli; si faceva una festa di preparare tutto lei.

Lui voleva aiutarla, e imbrogliava ogni cosa. Quando si piegò per distendere la tovaglia, il vestito che aveva incrociato sul petto si aprì un mo-