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con lui doveva vivere; perchè non avrebbe fatto un qualche sacrificio per vivere il meglio che poteva? Non era questo il consiglio che le aveva dato anche Carlo? Il suo desiderio forse?

E poi non era quello il solo mezzo di combattere le insidie di quella vecchia che voleva schiacciarla; il cui ultimo scopo era forse quello di provocare uno scandalo, di toglierle il marito e il figliuolo? Perchè doveva lasciarsi sopraffare quando era in suo potere di vincere?

Eppure non poteva risolversi. In fondo al cuore provava come un rimorso; un presentimento di decadenza che la rendeva perplessa.

Infine quell’uomo che davanti alla societá era suo marito, era, davanti alla sua coscienza di donna, un uomo che la voleva, e che lei non amava. E in grazia di certe convenienze, per mantenersi una certa soddisfazione di amor proprio, per non sacrificare una certa pace apparente, si trattava che lei donna onesta, si sarebbe data a quell’uomo.

Lei sarebbe discesa dalle regioni sublimi delibamore vero, avrebbe tradito l’uomo che amava, mancato ai suoi giuramenti piú spontanei, per divenire l’amante di uno che l’aveva calpestata e che ora l’egoismo della vita, l’istinto volgare del benessere materiale le consigliava di tenersi attaccato!