Pagina:Speraz - Cesare, L'ultima notte, Autunno.pdf/243


— 239 —

abbracciar la famiglia, non è possibile. Tu stessa ripensandoci un giorno a mente fredda dovresti disprezzarmi, sebbene ora forse mi condannerai. Non so se ci vedremo prima, in ogni modo; qualunque cosa accada, e qualunque sentimento tu sii per avere verso di me, ricordati che i miei per te resteranno tutta la vita inalterati ed inalterabili.“

Scrivendo questa lettera Carlo non si dissimulava in alcun modo il fiero colpo che portava all’amore di Bianca. Sapeva che la donna quando ha ceduto è sempre disposta a dubitare, e pronta a rinfacciare all’uomo che ama la sua supposta ingratitudine; ma egli l’aveva detto, poteva essere vinto dalla passione, non commettere deliberatamente un’azione vile.

Eppure, quanto soffriva, quanto gli costava quel sacrifício! Egli stimava Bianca al di sopra di qualunque donna: sapeva di possederne tutto l’amore, ma sapeva pure che aveva amato ardentemente suo marito nei primi anni: era stato un matrimonio d’amore.

Soltanto le infedeltá e l’indifferenza di lui avevano cancellata a poco a poco nel cuore di Bianca quel primo affetto giovanile. Ma ora ritornava; forse stanco di una vita scapestrata ritornava nuovamente innamorato, deciso a riconquistare ciò che aveva