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Qualche ora dopo, la sera, Bianca era sola nel salottino, sola, e pensava:

— Dimani viene mio marito, e io dovrò sentirmi colpevole davanti all’uomo che disprezzo!

Ma le memorie dell’ebbrezza che le pareva essere rimasta viva e sempre presente nel profumo delle violette, le salí al cervello, come un’ondata di sangue ardente, e cancellò tutti gli scrupoli del sentimento, tutte le velleitá dell’orgoglio.

Bianca a Carlo.

„In questi lunghi giorni di separazione il mio pensiero si rivolge come a ristoro, verso quella sera che ti vidi la prima volta. Te ne ricordi? E dire che coloro che ci hanno presentati l’uno all’altra, non hanno mai capito che eravamo come due mondo affini, che dovevano attirarsi a vicenda! Io non ti avevo mai veduto prima, nè tu sapevi ch’io fossi al mondo. Ma io ti conosceva per fama: chi non ti conosce? Avevo letto i tuoi libri, e il tuo pensiero luminoso era penetrato nella mia mente e l’aveva rischiarata. Sapevo la tua vita tempestosa, ma ricca di gloria.

„Mi eri giá caro prima di conoscerti. Come non