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buona e gentile, l’aveva prevenuta che sarebbero andati a vivere in campagna.
Lei accettò perchè lo amava e gli bastava di vivere con lui.
Vivevano nel Valdarno dove egli aveva quattro grandi poderi riuniti.
Erano felici. Da principio lui diceva che l’inverno l’avrebbero passato a Firenze; ma poi quando l’inverno venne, non ebbero cuore di staccarsi dal loro nido. Il secondo inverno Maria era incinta; il terzo, allattava il suo bimbo. Negli inverni che vennero poi non ci pensarono più.
Non lavorava la terra nel senso stretto della parola, ma aveva l’occhio a tutto. Faceva esperienze, univa la scienza alla pratica.
Maria l’aiutava. E per conto proprio coltivava i fiori che amava.
Ma nessun fiore era bello come lei, diceva Riccardo. E oltre a essere così bella, possedeva quello spirito facile e geniale che mette della poesia in tutte le circostanze della vita.
Vicino a lei quell’uomo d’ordine aveva imparato a comprendere anche le squisitezze dell’armonia. Era merito di lei, se in quella esistenza solitaria, lontana dalla società, sempre a contatto coi campa-