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già sentito qualche cosa e pensava alla disperazione di Emilia, Questa sola cosa la preoccupava. Del resto, se il suo figliuolo voleva proprio sposare la filatrice, se questo era necessario alla sua felicità, non c’era rimedio e si rassegnava.

Lui taceva per non toglierle almeno questa illusione di crederlo felice, e quando la vedeva meravigliarsi di questo suo rapido cambiamento d’affetto, mentiva a rotta di collo inventando le più strane teorie.

La signora Ottavia gli consigliò che per il momento non dicesse nulla al vecchio; le pareva meglio assai che lui aspettasse di esser maggiorenne per dire francamente le sue ragioni. Intanto però si disponeva a trovare un pretesto per andare subito a Pirano a fare una visita all’Emilia. Ma il signor Luigi non gliene lasciò il tempo. Quello stesso giorno arrivò un domestico incaricato di rimettere una lettera e un plico al contino Cesare.

La lettera era tutta di mano del signor Luigi e confermava in poche parole l’annullamento d’ogni promessa tra il giovane e la sua pupilla, in conseguenza dello scandalo ch’era successo.

Il vecchio diceva inoltre che sua nipote, per risparmiare a se stessa nuovi dispiaceri pregava le