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di vasti possedimenti! Che volete sperare da una creatura simile?

— È una romantica e finirà male, dicono le buone donne e gli uomini saggi.

E di solito, a meno che l’attrito grossolano in mezzo a cui vivono, e la mancanza di corrispondenza intellettuale, non ne faccian giustizia prostrandole, finiscono quasi sempre male queste povere anime contrariate nei loro gusti, derise, calunniate, e segnate a dito dall’implacabile ferocità provinciale e borghese.

Nate col sentimento inconscio di qualcosa di più a chiudere tutte le loro speranze di felicità nella soddisfazione grossolana dei bisogni materiali, e di meschine ambizioni. Hanno un ideale diverso, e vorrebbero concretarlo; ma non sanno come. Però si struggono in un malcontento che le rende ridicole agli occhi della folla ben pasciuta e profondamente soddisfatta di sè medesima, e spesso le condanna alla solitudine e alla sterilità.

Quanto a Cesare, bellissimo d’aspetto, egli aveva tutta la delicatezza della classe aristocratica cui apparteneva, meno la cascaggine. L’aria dei boschi e la vita libera gli ave-