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— Già! anche quando stono.

E Emilia lasciò il suo tormentato istrumento e s’avvicinò alla finestra come se fosse stata in collera, in realtà per nascondere un’interna inquietudine.

Cesare fece altrettanto, e rimasero tutti e due in silenzio a guardare le onde del mare che quasi lambivano il muro della casa.

Sembrerà strano questo passaggio repentino dalla scherzo alla meditazione; ma, da una parte, lo spettacolo che si presentava ai loro sguardi dalla finestra aperta, era di quelli che impongono l’ammirazione e scuotono l’anima; dall’altra, a quell’età le sensazioni sono ancora rapide e improvvise quasi come nell’infanzia, e il riso e il pianto s’avvicendano con singolare sollecitudine.

Il sole era tramontato da qualche ora; le stelle brillavano sul cupo etere notturno; lunghe ondate maestose venivano a frangersi contro la piccola diga, con quel rumore triste e monotono, che solo conosce chi ha vissuto in riva al mare. La luna non doveva levarsi che tardi, e il mare era scuro. Ma tanto più vi spiccavano le bianche creste delle onde spumanti.

Alcuni bastimenti s’incamminavano verso il porto