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pagnamento. Pareva il bosco, allorchè urla e scoppia, e si torce imprecando, sotto la sferza odiata del vento.

Ma pochi istanti appresso, le braccia stanche dei battitori si allentavano, e il coro rientrava, a poco a poco, nella solita nenia semplicemente malinconica.

Le faccie tranquille, le mani operose non tradivano alcuna commozione insolita.

Che cosa era stato?

Nulla. Uno sfavillamento imponderabile del sotterraneo braciere.

Uno scatto istintivo del sentimento umano conculcato.

Ma la materia infiammabile non era pronta. Ma i poveri contadini, depressi dall’ignoranza e dalla miseria, non potevano comprendere così subito il misterioso appello.

Il cielo, ognora più chiaro e limpido annunziava il sorgere della luna. Levati di mezzo i