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Era inginocchiata in terra presso al Sepolcro; il viso nelle mani, la testa curva, pareva annichilita.

Piangeva forse.

Don Giorgio sbrigò alla lesta il vecchio Scaramelli, assolvendolo con una indulgenza forse eccessiva — forse colpevole.

Presso alla Cristina, la moglie di Sandro pregava con intenso fervore.

— Ah! — pensò il curato — devo occuparmi anche di quella lì!... Cristina me l’ha raccomandata.

E cercò con gli occhi Sandro Rampoldi rimasto fra gli ultimi penitenti.

Un’altra colpa d’amore: un adulterio incestuoso! Caso purtroppo non raro tra campagnuoli.

Osservando i due amanti, mentre un mezzo cretino, che aveva preso il posto di Marco, si perdeva in un lungo racconto, don Giorgio li giudicava con sicurezza. Sandro gli era sempre parso un buon uomo.

Non poteva che essere acciecato dalla passione, dalla sensualità... Ma la Virginia gli pareva una furba da non affrontarsi direttamente.