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gnava nella notte, non avrebbe potuto accostarsi alla mensa del Signore...

Perchè dirle di quelle cose, lui che pensava sempre al suo amore, che ne sognava a occhi aperti?... Ah, perchè?... Per la speranza non confessata, ma conscia, ch’ella ritornasse a confessarsi la mattina, a dirgli che aveva pianto, sognato, delirato... come lui stesso!...

Mea culpa... mea culpa... diceva con voce rotta un nuovo penitente inginocchiato ai suoi piedi.

Era un mingherlino, traballante sulle gambe, il viso bruciato, l’occhio spento: Marco Scaramelli, il padre di Maria e di Cristina.

Il prete gli conosceva i peccati dal primo all’ultimo.

— Anche ieri sera, sì, padre, signor curato... anche ieri sera!... Non posso trattenermi... non posso...

— Hai bevuto l’acquavite?...

— ... Sì... Sono entrato dal tabaccaio... me l’hanno offerta...

— Dovresti almeno accontentarti del vino