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rella, nella casa del marito, se la non fosse stata tanto scontrosa e difficile.
— Se mia sorella fosse come me — disse dopo un momento di silenzio — non avrebbe bisogno di stare sola.
— Oh! è meglio così. Vostra sorella somiglia a vostro padre; mentre voi siete come la vostra povera mamma.
— Cosa volete dire?
— Voglio dire che siete troppo buona. E poi, avete sentito? vostra sorella Cristina è stufa di questa vitaccia di contadina.
— Oh!... Cosa volete che faccia?
— Manca cose! Può andare anche a Gel a servire il curato.
Maria arrossì fino alla radice dei capelli.
— Al curato gli basta nostro padre per servirlo.
— Potrebbe mandarlo via per fare posto alla figliuola.
— Oh! Nunziata, non dite questo!... Mia sorella è una ragazza per bene. Siamo figliuole della stessa madre, sapete!
— So bene; ma lei dice sempre che voi