Pagina:Sperani - Tre donne, Milano, Galli, 1891.djvu/137


— 127 —

tastrofe che aveva chiusa in una piccola bara la sua grande speranza di maternità.

— È l’aria cattiva di quest’anno! — dicevano le comari.

— È un po’ perchè non t’importa di guarire! — diceva il medico rampognandola.

Era forse vero.

A ventiquattro anni Maria si sentiva fuori della vita. Sapeva che Sandro andava sempre in Val Mis’cia per aiutare il fratello facendosi strapazzare dal padrone, perdendo molte giornate di lavoro, inventando scuse che non sempre venivano accettate.

Ella fingeva di non sapere. Invano le altre donne le andavano dicendo che Sandro faceva tutto per la Virginia, che erano sempre insieme, che parevano due sposi. Oppure, che il padrone della Cascina Grande era stufo, e che aspettava soltanto di cogliere il suo uomo sul fatto per cacciarlo e metterlo in istrada. Oppure, che se lo teneva ancora, era per lei, soltanto per lei; perchè tutti avevano compassione di lei, poverina, così sfortunata; e perchè il signor dottore la raccomandava.