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omelia d'origene. 361

però che, morendo, ella s’aspettava e credeasi per la ventura poter trovare il suo diletto, il quale, vivendo in questa vita, non potea trovare. Certo l’amore è forte come la morte. Or che avrebbe la morte fatto più nella Maddalena che facesse l’amore? Fatta era insensibile e quasi come morta, e sentendo non sentia, e udendo non udia, e ov’ell’era non era; imperciò che l’anima sua e la mente era ov’era il suo dolce Maestro, del quale ella non sapea dove si fosse. Addomandavalo, e nol trovava; imperò stava al monimento, e piangea tutta piena di lagrime, tutta dolorosa e miserabile. O dolce Maddalena, dimmi, amorosa, che speranza, che consiglio, che cuore era il tuo, chè tu stavi sola al monimento e i Discepoli s’erano partiti? Tu venisti innanzi loro, e rimanesti dopo loro. Perchè facesti questo? Od eri tu più savia di loro o amavi più di loro, chè tu non avevi paura sì com’eglino? Certo credo che questa sia la tua scusa; imperò che tu non sapevi altro fare che amare il tuo diletto, nè altro che di lui addolorare, imperciò che tu nol potevi trovare. Dimenticata avevi la paura, e dimenticata avevi te medesima, e dimenticato avevi ogni cosa, se non colui il quale tu amavi sopr’ogni cosa. E certo non è da maravigliare se ogni cosa t’era uscita di mente, chè, apparendoti egli e veggendolo, nol conoscevi: tanto eri assôrta di dolore di mente! E se non fossi sì assôrta, e avessi a mente le parole ch’egli ti disse della sua resurressione, non l’avresti addomandato morto, ma saresti rallegrata nell’aspettamento della immortal vita, ond’egli t’avea detto che dopo la morte sua risusciterebbe il terzo dì. Ma tanto dolore avea ripieno il cuor tuo, ch’avea spenta la memoria delle sue parole nell’anima tua. Non t’era rimaso sentimento; ogni consiglio era perito, e ogni speranza t’era venuta meno; e solamente il piagnere t’era rimaso. E certo tu piangevi perchè tu n’avevi ragione.

Piagnendo la beata Maria Maddalena, sì si chinò e guatò nel monimento, e vide due Angeli vestiti di vesti-

passavanti. 31