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trattato de' sogni 339

tali sogni si possano interpetrare, e sapere quello che significano. Ancora i sogni che non procedono da cagioni naturali, ma sono rivelazioni da Dio, le quali egli fa secondo la sua occulta volontà, a significare alcune cose occulte, o che debbano venire; e fàlle alcuna volta per sogni di cose dissimili o contrarie, alcuna volta di cose simili e manifeste, e alcun’altra volta di cose simili e cielate; come si potrà interpetrare per uomo vivente tale sogno? con ciò sia cosa che la volontà di Dio, ch’è cagione del sogno, sia occulta; e la regola dell’arte delle cose simili e dissimili in tal caso non abbia luogo, né possasi usare.

E acciò che s’intenda meglio quello ch’io dico, pognamo un caso e uno essemplo, per lo quale si darà a intendere l’altre cose. Pognamo che sia un gran secco, com’egli è ora,1 e la luna e le stelle e gli elementi non sieno secondo loro natura in tale disposizione che debba piovere di qui ad un mese;2 ma Iddio, che puote tutto ciò che vuole, per sua grazia e per gli preghi d’alcune sante persone, voglia far piovere di qui a tre dì, e ciò riveli in sogno a una buona persona, non per visione di piova o d’acqua, ma per alcuno contrario; come sarebbe se quella cotale persona sognasse di ricogliere di terra tre menate3 di polvere secca, e di gittarla in alto; e Dio le revelasse, o prima o poscia, che per tre menate s’intendeva tre dì, e per la polvere la piova, e per lo gittare in alto lo scendere dell’acqua sopra la terra: quale astrolago, o qual filosofo o interpetratore, udendo cotale sogno, potrebbe o saprebbe intenderlo o interpretarlo? Non veruno, se non avesse già da Dio per grazia

  1. Queste sono le parole molto verisimilme te scritte la prima volta dall'autore. Può darsi che rivedendo egli stesso, dopo qualche tempo, l'opera sua, sostituisse: come è gia suto (Codice nostro), o: come già è issuto (edizione del Salviati); ma le correzioni di tal sorta, inettamente curiose, sono per lo più prodezze da trascrittori.
  2. Il Testo nostro: di qui a due mesi.
  3. Sola la stampa degli Accademici: manate.