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arcivescovi 251

durarono sino allo stabilimento de’ Collegi Provinciali. Prescelto poi dal Re nell’anno appresso a Cappellano maggiore, in gennajo del 1790 partì per Napoli; ma ottenne di ritenere l’arcivescovado per altri cinque anni; ne’ quali l’intera rendita della Mensa, (che fece una somma di ducati trentamila) fu da lui disposta al proseguimento della ricostruzione del Duomo. Spediva oltre a ciò ogni anno dal suo privato peculio ducati mille al Can: Abate Barilla, perchè fossero dispensati agl’indigenti. Rinunziò alfine alla dignità arcivescovile nel 1794; ma impetrò da re Ferdinando che la Chiesa reggina non avesse a provvedersi di altro successore, sino a che non ne fosse in tutto compiuta la fabbrica coll’annuale rendita di essa Mensa. E così avvenne; e Fra Bernardo Maria Cenicola, designato a succedergli, non fu consacrato che dopo la morte di lui, avvenuta nel 1798. Il Capobianco lasciò, morendo, al Cenicola i suoi ricchi arredi, le sue carrozze ed i suoi cavalli.

SERIE CRONOLOGICA DEGLI ARCIVESCOVI DI REGGIO
SECONDO IL P. SCARFO’.

(Le parole tra parentesi sono aggiunte da me)


     Anni di Cristo.

58-77 Santo Stefano. Non si ha memoria sino al 112.
112.      Beato Prospero da Reggio.
115. Roberto da Reggio,
118.
Ruggiero I da Reggio. (altri pone Paolo da Reggio eletto dal Clero). Non si ha notizia sino al 152.
152. Bartolomeo primo da Reggio.
188. Federigo I da Reggio.
218. Rodolfo I (o Arnolfo) da Reggio.
252. Severo da Reggio.
275. Matteo Sarraino da Reggio.
310. Ilario I da Reggio.
322.
B. Marco I da Reggio. (Dicono i cataloghisti che nel 325 fu presente al concilio Niceno I, dove si soscrive Marcus Calabriae. Ma chi non sa che a quel tempo il nome di Calabria non era ancor passato alla nostra regione, la quale si chiamava de’ Bruttii? Dunque Marco appartiene all’antica Calabria (ora Puglia), non già alla nostra.)