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arcivescovi | 247 |
tante virtù venne arricchendosi, e sì egregia fama levò di sè, che fu reputato degno di succedere a Fra Gaspare dal Fosso nella nostra Sede metropolitana, quando ancor dell’età sua non aveva compito il trigesimoquinto anno. Fu designato Arcivescovo da Clemente VIII a 15 aprile del 1593; e consecrato dal Cardinal Gesualdo. Prese solenne possesso della sua Chiesa a dì 7 settembre del seguente anno. Quanto egli fosse pietoso, quanto virtuoso, quanto cristianamente benefico sperimentarono i Reggini nel doloroso infortunio della invasione de’ Turchi nel 1594, i quali rabbiosamente bestiali avevano recato all’ultimo esizio la città nostra, non perdonando nè a chiese nè a monasteri, nè ad ospedali, nè a case private. E fu allora perturbata empiamente la quiete delle ossa venerande di Fra Gaspare, le cui ceneri, orribile a dirsi, furono profanate, insultate, e sparse alla balìa de’ venti. La Chiesa era stata spogliata, e messa ad incendio: onde il D’Afflitto fu sollecito di restaurarla in miglior forma quasi a proprie spese, nè usò altrimenti le sue rendite che alla pronta rifazione di molte altre Chiese egualmente distrutte dalla rabbia musulmana, ed a sollievo delle pubbliche miserie.
Convocò cinque volte il Concilio Provinciale, e molte leggi emanò tendenti alla conservazione della disciplina ecclesiastica, ed alla castigatezza del pubblico costume. Parecchie volte visitò la sua Diocesi, ed ebbe sempre occasione di esercitare il suo zelo a favore delle dottrine cattoliche, e la sua misericordia a pro de’ bisognosi. Quando, già vecchio, uscì di questa vita nel primo giorno d’aprile del 1638, si ebbe l’unanime compianto di tutti; e la sua memoria fu benedetta da’ suoi contemporanei, e passò venerata ed illustre agli avvenire. A’ suoi funerali assistette il Vescovo di Bova Fabio Olivadisio, ed una nobilissima orazione recitò il nostro dotto concittadino Stefano Pepe, ch’era Padre Teatino; la quale in quello stesso anno fu messa a stampa in Napoli. Dopo la morte di questo Arcivescovo la Sede reggina restò vacante per sei anni, ne’ quali fu retta dal Vicario capitolare Decano Carlo Gaetano.
In questo spazio di tempo era stato nominato per successore al D’Afflitto Annibale Mascambruno, nobile Beneventano; ma, prima che papa Urbano VIII avesse avuto tempo di approvarlo, passò di questa vita.
LII. Gaspare Creales et Arce. (1644) Fu dotto e virtuoso Signore Spagnuolo, succeduto al D’Afflitto a’ 12 decembre del 1644. Durante le turbolenze che agitarono Reggio nel 1648 questo Arcivescovo si dimostrò sempre sollecito di comporre gli animi irritati alla quiete, e moltissimo contribuì ad attenuare la gravità della cosa