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arcivescovi | 243 |
XXXVII. Gaspare Colonna (1426). Romano. Di Abate Commendatario del S. Pastore nella Diocesi di Rieti divenne nostro Arcivescovo per volere di papa Martino V. Co’ suoi auspicii furono istituiti in Reggio i Frati Carmelitani; ma egli non vi stette più che due anni, e nel 1429 si trasferì a Benevento. Finalmente avendo preso parte cogli altri Colonnesi, guidati da Stefano Colonna, alla sollevazione mossa contro il Papa, questi il destituì della dignità di Arcivescovo: onde il Colonna morì poi privato in Benevento nel 1435.
XXXVIII. Paolo (1429). Fu prima Arcivescovo Sipontino, poi Vescovo di Gerace. Papa Martino V da ultimo lo prescelse alla Sede Reggina nel 1429. Ed avea già retta lodevolmente per circa undici anni la Chiesa nostra, quando brigatosi nello scisma, fu deposto nel 1440 da papa Eugenio IV, e mandato in esilio, ove visse e morì assai miseramente.
XXXIX. Guglielmo (1440). Quarto Arcivescovo nostro di questo nome, ex antiquissima, ben dice il Nava, Logothetarum illustri familia. Dallo stesso Eugenio IV fu nominato Arcivescovo nel 1440 per prendere il luogo del rimosso Paolo. Era Guglielmo Cantore della nostra Cattedrale. Morì il 1449. Nicolò V pensava di nominare a succedergli il nostro concittadino Matteo Saraceni, ma non ci fu verso che questi volesse accettare.
XL. Angelo de Grassis (1449). Questi dal Vescovado di Ariano fu innalzato alla nostra Sede Metropolitana da papa Nicolò V nel 1449. Morì nel 1453.
XLI. Antonio de’ Ricci (1453). Napolitano. Era Abate Commendatario di S. Nicolò di Calamizzi. Amministrò la Chiesa reggina per trentacinque anni con moltissima prudenza e saggezza. Fece alla Cattedrale un nuovo Campanile, alla cui spesa concorse anche il Municipio, pagando per quattro anni sessanta once di oro in ogni anno. E la stessa Chiesa restaurò nella sua parte anteriore, che già crollava per vetustà. Morì in Napoli nel 1488 presso i Frati Olivetani.
XLII. Bartuccio de Miroldo (1488). Alcuni de’ nostri Cataloghi il chiamano Fra Marco; ma io rettifico questo nome colla scorta di un Privilegio in pergamena di Ferdinando I d’Aragona, nel quale questo Sovrano fra le altre cose conferma a’ Reggini la nominazione a loro Arcivescovo di questo Bartuccio de Miroldo. Era costui dell’Ordine de’ Predicatori, nato in Napoli, ma originario di Toscana, e della nobilissima famiglia fiorentina Della Bella. Fu creato Arcivescovo Reggino da Innocenzo VIII nel 1488. Divenne