Pagina:Settembrini - Protesta del popolo delle Due Sicilie.djvu/18


— 18 —

ascolta la messa, non mangia carne nè il Venerdì nè il Sabato, se vede un’immagine della Vergine o de Santi si sberretta, se ode pronunziare il nome di Dio s’inchina, recita l’angelus tre volte il giorno. Un dì mentre dava del ladro e dell’ignorante ad un valente ed onesto architetto, suona la campana di mezzodì, ei si leva il cappello, mormora alcune preci, e piamente segue con più forza il rabuffo. Ogni dì vuol vedere il suo fedel confessore Celestino Cocle, arcivescovo di Patrasso, frate di S. Alfonso, e consigliarsi con lui; ed ogni sera su tre seggioloni seggono Monsignore in mezzo con una lunga corona in mano, il Re dall’un lato, la Regina dall’altro, e recitano il rosario, le litanie, ed altre orazioni. Finite le quali, quel manigoldo carezzando familiarmente la Regina le dice: statti bona, santarella; e vassene a trovare una sua figlioccia, che è figliuola di un tal Passaco, suo compare e cagnotto. Questo monaco furbo tiene ambe le chiavi del cuor di Ferdinando, e le volge a suo talento; gli fa credere che è inspirato da S. Alfonso, che ei lo vede in sogno, che ei dice quello che il Santo gli detta: la buona pasta del Re l’ascolta e l’ubbidisce in ogni cosa. I messinesi stanchi delle ruberie e delle estorsioni del loro Intendente G. de Liguoro, mandarono alcuni cittadini al Re per accusarlo: il de Liguoro mandò anch’egli le sue ragioni chiuse in un sacchetto d’oro a Monsignore. Il Re saputo ogni cosa comanda che l’Intendente sia destituito, poi lo dice a Monsignore il quale l’approva dicendo; che è ben fatto, perchè i cattivi impiegati fanno sdegnare i popoli, odiare il Re, nascere rivoluzioni. Stato un poco in silenzio, esclama: O santo Alfonso de Liguoro, potevi mai credere che un tuo nipote avesse fatto queste cose? e che ora senza impiego, desiderando un tozzo di pane co’ suoi figliuoli si ridurrà alla miseria? Il Re come percosso dal fulmine: Ah! Monsignore, dice, che m’avete fatto ricordare? Un nipote di S. Alfonso non deve aver questo scorno: