Pagina:Settembrini, Luigi – Ricordanze della mia vita, Vol. I, 1934 – BEIC 1926061.djvu/251


tre giorni in cappella 245


che parlò per me all’ispettore, e non mi fece pagar quella multa». «Ebbene, quando non eravamo in carcere facevamo lo stesso. Non abbiam fatto male a nessuno, non odiamo nessuno; eppure ci hanno dipinti come scellerati, ci vogliono dividere dagli uomini come malefici, ci hanno condannati a morte. Ti pare che siamo scellerati?» «Gesú e Maria! che dite? voi?» «E sai perché ci chiamano tali? Sai chi ci ha ridotti a questo? Perché noi volevamo quella costituzione che fu giurata da tutti, quella costituzione che non è stata ancora abolita con un decreto, che c’è, e ci sará, ed un giorno sará rimessa: e guai a chi l’ha spergiurata e conculcata. Sai tu che cosa è la costituzione? Il popolo non ebbe tempo di capire il bene che essa produce, perché i nemici dei popolo la fecero durar poco. Costituzione non significa togliere il re, come vi hanno fatto credere, ma onorarlo, rispettarlo, e farlo amare da tutti piú di prima, significa che il re conosca la veritá, i bisogni dei popolo, e i desidèri della nazione non da quei grossi birboni che tiene attorno, e che lo ingannano; ma dalla voce dei deputati i quali insieme con lui fanno le leggi: significa che i ministri ed i grandi debbono dar conto delle loro azioni, e se fanno un’ingiustizia la debbono pagare: significa che ci debbono esser leggi, e non favori, non protezioni, non furti: significa che le rendite dello stato non si debbono spendere a capriccio, non debbono essere mangiate da pochi; perchè queste rendite sono il sangue della nazione, son tutti i dazi che la nazione paga, e chiunque ha una casa, un palmo di terra, chiunque mangia, chiunque vive, tutti pagano. E che? tu dài roba tua, o roba rubata quando dài la roba dello stato, la roba di tutti? Se è roba di tutti, dunque tutti dobbiamo sapere come si spende e perché. E facendosi buone leggi tutti i figliuoli del popolo dovrebbero avere un’educazione, tutti dovrebbero imparare un’arte, tutti dovrebbero imparare gratuitamente a leggere e scrivere nelle scuole della sera o della domenica, si dovrebbe abolire la lotteria, e stabilire una cassa di risparmi: si dovrebbe provvedere che tutti lavorassero; che chi lavora meglio avesse un premio; che chi