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cessione del veneto. 57

Commissario regio, giunse il 22 colla divisione Longoni, e ristabilì energicamente l'ordine nella città e nel contado.

È doloroso il pensare che siasi trovata tanta gente da galera per promuovere la guerra civile, mentre l'esercito alla frontiera, combatteva contro il nemico d'Italia.

Nominato Tenente Generale, per aver comandata una divisione in guerra, fui destinato al Comando della divisione di Padova.

Al fratello (17 novembre): "Il Re mi disse che voleva destinarmi a Venezia, ma Ricasoli aveva già nominato Mezzacapo molto tempo prima, come Giustiniani Sindaco e molti altri impiegati. — Il Barone aveva fretta di farsi vivo nel Veneto, mi disse il Re ridendo. — Ne sono contento. Malgrado la mia ben giusta simpatia pei Veneziani, preferisco il comando di Padova, ove potrò montare a cavallo ed esercitare le truppe. E poi, rimanere secondo là dove l'aveva fatta, direi quasi, da dittatore, mi parve dissonante.

"Cugia mi parlò della missione di Vienna. Declinai la proposta. Il voler considerare come non completa la cessione del Veneto, e le restrizioni complementari usate nelle ultime allocuzioni ufficiali rendono ambigua la posizione del nostro ministro a Vienna, ed io non amo le posizioni dubbiose.

"La mia riuscita in questa missione mi procurò encomi da ogni parte, ma alcuno di essi me li fece a bocca stretta.

"Sa di amaro, che un subordinato, abbia fatto ottimamente, come mi si dovette scrivere, senza la superiore ingerenza e direzione; potrei anzi dire, contro. Andando a Vienna, so benissimo che, almeno per ora, nulla potrei ottenere, sarei accusato d'Austriacismo, mentre il mio parlare sincero spiacerebbe al Governo di Vienna. Nò, nò! meglio a Padova, ed un po' più di quiete.

"Il senatore Giustiniani, al suo ritorno da Torino, mi ha descritta la visita della deputazione Veneta alla tomba di Carlo Alberto a Superga, e narrato come Bottero parlò del nostro padre, ricordando come egli aveva preso possesso di Savoia e Genova, e come un Revel entrava prima in Venezia.

"L'indomani mi portò la Gazzetta del Popolo. Fui commosso da