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28 capitolo secondo.

definirsi, e poteva anche prestarsi all'interpretazione del francese. Nulla dissi in contrario, osservai solo che tale esclusione assoluta rendeva impossibile la consegna del materiale. Come mai ritirare il materiale ceduto all'Italia, esportare il rimanente, se Austriaci ed Italiani non devono incontrarsi? Non avanzavo pretesa alcuna, ma dovevo dichiarare che non avremmo pagato se non quello che ci sarebbe stato effettivamente consegnato, e declinavo ogni responsabilità per tutte le sottrazioni, devastazioni che avrebbero sofferto i magazzeni nell'intervallo di tempo in cui rimarebbero senza custodia. Mi pareva indispensabile che distaccamenti italiani anticipassero, come dopo, distaccamenti austriaci ritardassero, se volevasi fare le cose bene. Le mie osservazioni essere nell'interesse dell'Austria, poichè a noi sarebbe rimasto tanto meno da pagare.

Non volli accennare al lasso di tempo, cioè l'operazione del plebiscito, durante il quale le piazze sarebbero rimaste senza custodia. Era troppo chiaro che se non si voleva gl'italiani, gli Austriaci dovevano pure partire prima del plebiscito. Mi riservavo.

Mœring fu presto con me, e si conchiuse dopo dispettosa opposizione di Lebœuf, che compagnie d'artiglieria e genio coi loro uffiziali, ed armati entrerebbero per prendere la consegna, come in pari condizione rimarrebbero gli Austriaci per dare la consegna.

Allora Lebœuf disse che avrebbe enunciata questa disposizione nella convenzione che stava trattando con Mœring. Risposi esplicitamente che non accettavo condizione alcuna pattuita in una convenzione fatta senza il mio intervento, e consideravo il mio Governo libero da qualunque obbligo vi fosse espresso a suo riguardo.

Non lasciai sospettare ch'io conoscessi le condizioni gravose di spese che si voleva addossare all'Italia, e come si volesse regolare l'intervallo di tempo tra l'uscita austriaca e l'ingresso italiano, la così detta indipendenza del Veneto.

Ne feci le meraviglie quando questa convenzione mi fù comunicata ufficiosamente, per cui fù lasciata da parte.

Il 1.° ottobre ne firmammo una nella quale era regolato il trasporto delle truppe, del materiale, e la qualificazione di questo in tra-