Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/176

166 i capelli di sansone.

dal cuore e al cuore arrivano. Donna Caterina Spinola, sotto la falda nera del gran cappello piumato alla Rubens, stava a sentire con la faccia immobile, senza batter palpebra. Non si voltava mai a guardare Riccardo Joanna, solo un lievissimo rossore le si distendeva di mano in mano sotto gli occhi, a striature. Non si scosse neppure quando Cesi fu applaudito alla fine del pezzo. Riccardo, scontento di quella indifferenza, di quella freddezza, cominciava ad irritarsi, un senso di collera si mescolava al suo desiderio. Non era dunque lei che gli aveva mandato il giornale, segnato col lapis rosso? Non era quella una dichiarazione chiara ed aperta, nel medesimo tempo un appuntamento dato senza essere stato richiesto? Ed ella non si smoveva, inflessibile, in quella morte apparente del suo viso; tanto che, profittando del movimento fra un pezzo e l’altro, egli si tolse donde era seduto, e scivolando fra la gente, andò a sedere alle spalle di donna Caterina.

“Ebbene?” le disse, duramente, con la prepotenza dell’uomo imperioso.

“Che cosa?” domandò lei, senza voltarsi, senza turbarsi.

“Niente,” fece lui, chinando il capo, umiliato, sentendosi salire un flutto di lagrime agli occhi, un nodo di singhiozzi alla gola.