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di checchina 127

E cercando sempre, ritornava verso casa, dicendo tra sè:

— Madonna mia, fate che non l’abbia letta! Madonna mia, aiutatemi voi!

Le parve un secolo per tornare. E pregava in sè.

— Apri, Susanna, sono io!

— Ah, è lei — disse quella, seccamente.

Giusto, per una fatalità, aveva sul braccio il vestito da casa. Checchina si fermò, interdetta.

— Ero tornata — disse poi, subito — perchè ho dimenticato la lettera di Isolina, vi era una cosa importante da farmi spiegare: è in tasca la lettera?

Susanna le tese la gonnella: