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362 la mano tagliata.

gl’immensi servigi che egli mi aveva resi. Costui, partendo, mi disse:

«— Allontanatevi molto; fuggite assai lontano. Marcus Henner vi perseguiterà accanitamente; voi avrete in lui un nemico implacabile e potente. Fuggite lontano assai. Io veglierò ancora su lui e vi avvertirò, solo che io sappia dove voi siete. Voi sapete dove trovarmi se avete bisogno di me. —

«Accanto a me, Maria ascoltava, a occhi bassi, le raccomandazioni di Dick Leslie, e malgrado le ombre della notte, io vidi il suo volto già bianco impallidire mortalmente. La sua mano, che era appoggiata al mio braccio, tremò.

«Io mi chinai verso di lei, e le dissi:

«— Che avete? Temete di Marcus Henner?

«— Sì, — ella mi rispose, con voce soffocata. — Sento che questo carnefice mi ucciderà.

«— Io prima ucciderò lui, — le dissi, stringendo il suo braccio, come per difenderla.

«Infine, Dick Leslie, dopo che ebbe fatto mettere i bagagli nelle nostre cabine, si licenziò da noi. Il capitano del Dundee venne a domandarmi se si poteva salpare, e io chiesi questo permesso a Maria. Ella me lo accordò subito, con un sorriso di gioia, e lo yacht descrisse una larga curva sul Tamigi, discendendone rapidamente il corso.

«Quando l’alba d’inverno spuntava, noi stavamo per entrare nell’oceano, e Maria dormiva o almeno riposava nella sua cabina, dove io l’aveva lasciata, desiderando anzitutto che ella riposasse dalle emozioni di quella notte.

«Vi dirò io che cosa avvenne consecutivamente fra noi due? Vi narrerò come la povera e cara donna si commovesse ogni giorno di più dinanzi ad un uomo, che aveva arrischiato la sua vita e la sua fortuna, per salvarla?

«Vi dirò, che in quei trenta giorni che vivemmo insieme, ella conobbe che cosa possa essere la