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354 la mano tagliata.

giorno; delle scene violente erano accadute fra lui e la prigioniera, a proposito di una fanciulla dispersa, abbandonata, e pareva che Maria gli avesse rinfacciato crudemente, per la prima volta, tutte le sue crudeltà, in presenza dei servi. In quanto al risultato delle mie lettere non se ne conosceva nulla. Così, ogni notte, la carrozza di posta andava a collocarsi nella viuzza presso Charing Cross, e io, debbo confessare la verità, vi ho passato tre notti, fremendo d’impazienza, di dubbio, di terrore, di terrore per Maria!

«Ma, verso il pomeriggio del quarto giorno, una nuova mi venne a confortare, per metà: Marcus Henner sarebbe partito, con un treno notturno, per Dublino. Però, non si sapeva se la signora Maria sarebbe o no restata in Londra! La signora da due giorni non esciva dalla sua stanza, dicendo di essere malata, e Marcus Henner non aveva potuto vederla che pochi minuti, sulla soglia della porta: ella lo aveva scacciato bruscamente. Però, malgrado questo, quell’uomo innamorato sino al delirio e diffidente come un Otello, avrebbe potuto benissimo, all’ultimo momento, costringerla a partire con lui! I servi, Lewis e John erano esitanti, confusi: io, confusissimo!

«Debbo a questo agente di polizia che, per me, si era cangiato in un amico, se ho potuto fare un piano, per quella notte. Stabilimmo, dunque, di appostarci intorno alla casa di Marcus Henner, in modo da poterne sorvegliare l’entrata. Dovevamo vedere se partiva solo o in compagnia: questo era il punto terribile! D’altra parte, John aveva stabilito con Lewis e, dopo, con noi, che nel caso la signora restasse in Londra, si sarebbe fatto un tentativo di fuga, un’ora dopo la partenza di Marcus Henner, per essere certi che egli fosse andato via. Lewis avrebbe accompagnato la signora sino al portone e John fino al posto dove io dovevo