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304 la mano tagliata.

dirti se parto subito, mia decisione dipende fatto grave, impossibile dirti altro telegraficamente. Aspetto altro dispaccio, stanotte. Conta mio cuore fraterno. Abbraccioti.

«Roberto


E lo spedì al telegrafo. Non è a dire che subito non si pentisse di quello che aveva fatto. L’incubo sotto cui viveva, da quel tempo, il conte Roberto Alimena, gli faceva vedere trasformati in complici di Marcus Henner persino i camerieri dell’Albergo Piccadilly e gli impiegati telegrafici di Londra. Ma era andato adesso. E poi, la prudenza dev’essere giustamente mescolata all’audacia, in queste imprese così fantastiche.

Il secondo biglietto di Dick Leslie arrivò al conte Roberto Alimena verso le otto di sera, quando il giovane gentiluomo lombardo era ancora tutto preoccupato del telegramma ricevuto da Ranieri Lambertini e preoccupato soprattutto della risposta, che egli aveva dovuto fargli. Il detective scriveva così ad Alimena:


«Caro signore, dalle otto di questa sera, una carrozza a due cavalli chiusa, aspetterà all’angolo di Chester Road, sino alle otto di domani mattina. Il cocchiere si chiama Tom; basterà che saliate nella carrozza, dicendogli il motto di passo: Rachele. Egli vi risponderà: Maria. Questa carrozza vi condurrà direttamente a Brighton, dove troverete altri due cavalli, all’Albergo della Posta; l’albergatore è avvertito. Di là proseguirete per la via che meglio vi piacerà, sino a una prossima stazione ferroviaria, consigliandovi a scegliere un piccolo paese, dove nessuno possa pensare che voi possiate fermarvici. Scegliete a caso nell’orario delle ferrovie, che vi accludo. Vi accludo anche un piano di Broadway, con le sue vie adiacenti e con