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la mano tagliata. 269

dattorno come un amico, come un servo, fedelmente, taciturno, pago di avervi salvata e di poter vivere con voi. Maria, credete, il mio cuore è tutto devozione per voi. Avete bisogno di fuggire, di essere libera, lontana, protetta da una tenerezza costante e io ve la offro, io non vi chiederò nulla, in cambio. Mi amerete voi, forse, un giorno? Forse, no. Ma io non ve ne parlerò mai. Non vi conosco, non mi conoscete. Ma mi conoscerete. Se sapeste che ero e che sono! Se sapeste che creatura arida, perversa, fredda, odiosa io era! E se vedeste che anima tenera, pia, mistica, devota, purissima ho io adesso, perchè vi amo, perchè la vostra cara mano è venuta sotto le mie labbra! Voi non vi offendete di questi baci, è vero? No, cara, no? Io.... non potrei stare senza baciarla e vi mentirei se vi dicessi che non lo fo. Maria, sarete per me quello che voi vorrete. Non mi abbandonerete mai, ecco tutto. Siete una buona cristiana e non condurrete un’anima alla disperazione. No. No. Lo so bene, che non mi lascerete mai!

«Maria, chi siete, dove siete, che fate, che pensate? Quale è la vostra istoria? Che siete, a questo terribile e brutto mostro di Marcus Henner? Da quanto siete con lui? Che gli avete fatto, perchè egli vi abbia tanto fatto soffrire? Donde venite, dove andate, quale è l’altro vostro nome? Mi direte tutto questo, è vero? Io vi adoro, me lo direte. Fra poco, forse. Sento che è fra poco. Questa notte io mi avvicinerò ancora più a voi e domani, nella notte forse, mio Dio, sarò vicino a voi, Maria, e inginocchiandomi innanzi a una martire, a una santa, bacerò il lembo del vostro vestito, bacerò l’altra vostra mano, con la devozione di un credente.

«Maria, sono vostro.

«Roberto Alimena»