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254 la mano tagliata.


— Benone, benone! Altro?

— Ha un viso scialbo e sul muso, sulle guance, pochi peli radi e sporchi.

— Vostra Grazia dove lo ha visto, l’ultima volta?

— A Roma, quattro mesi fa.

— Solo?

— Era con una donna.

— Ah, tanto meglio! Donna giovane?

— Non tanto più giovane; vestita di bianco, coi capelli bruni e gli occhi neri.

— Niente altro?

— .... Sì, — disse, esitando, Alimena.

— Che cosa? — Il conte Roberto Alimena squadrò da capo a piedi il detective Dick Leslie, quasi che non volesse dirgli tutto. Costui ebbe un lieve aggrottamento di ciglia e soggiunse, con voce fredda:

— Vostra Signoria deve dirmi tutto. Se non ha fiducia in me è inutile adoperarmi.

— Io ho fiducia.... ma non sono perfettamente certo di questo particolare.

— Pure, debbo saperlo.

— Ebbene, questa donna ha una mano di meno.

— Ah! — disse il detective, con un lampo negli occhi.

— Credo.... credo!

— Sta benissimo. È un signore, costui?

— Non so.

— È italiano?

— Non so.

— Inglese?

— Non so.

— Cattolico?

— Ebreo, credo.

— Questione di amore, di denaro?

— Non so dirvi. È un mio nemico mortale. O lui o io dobbiamo morire.