Pagina:Serao - La mano tagliata, Firenze, Salani, 1912.djvu/157


la mano tagliata. 151


PARTE SECONDA


I.

sul tamigi.

Una grande pioggia flagellava Londra, in quel pomeriggio di dicembre. Invano il fumo di centinaia di migliaia di comignoli cercava di elevarsi nell’aria, combattendo contro quel diluvio di acqua che piombava dalle nuvole nere. Il fumo era disperso dalla pioggia e ricadeva sulle case, facendole, sui tetti, più nere, più umide, più sudicie.

Nelle vie popolose di Londra quel temporale non impediva che la gran circolazione si sviluppasse in tutte quelle strade e stradette: i veicoli e la gente andavano in giro, dovunque, sotto il flagello della pioggia. Mille tranvai, omnibus, carretti, carrozze di ogni forma, sbucavano da tutte le parti, fuggivano in tutte le direzioni: e i robusti grossi cavalli, avvezzi a quelle vie bagnate, non mettevano piede in fallo. I padroni giravano, avvolti negli impermeabili, col cappuccio rialzato sul cappello: alcuni sotto le lucide cappe degli ombrelli: tutta gente affaccendata ma non affannata, con quell’equilibrio che è la forza massima del carattere inglese.

Dove più ferveva il movimento era nei quartieri centrali della città, nella City, specialmente, dove