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giuoco di pazienza 181


piegato e annodato come i fazzoletti delle serve che vi mettono i denari. Vi era una carta infatti: una immagine della Madonna dei Sette Dolori. Oltre il fazzolettino vi era una piccola boccettina di cristallo smerigliato e chiusa ermeticamente col tappo d’oro; dentro vi era una sostanza bianca che poteva essere sale inglese, bicarbonato o arsenico. Non si distingueva bene. Accanto alla boccettina un minuscolo libriccino di note, legato in pelle grigia, con una violetta del pensiero, secca, attaccata sulla pelle. Dentro, nelle paginette bianche dal taglio d’oro, vi erano semplicemente certe date, ed accanto un no, un . Nell’ultima pagina scritta vi erano tre date e tre no.

La lettera era sulla scrivania, sotto gli occhi della signora. La busta aperta metodicamente, vale a dire col taglio della stecca che