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sacrilegio 93


in una esagerazione della vitalità. Dell’antica bellezza non gli rimaneva che il vigore di un corpo gagliardo e la seduzione morbida di una mano carezzevole, quasi femminile.

La rovina del suo spirito era anche più grande. Entrato nella vita con l’audacia che dànno tutti i desiderî di un’anima ribelle e di un temperamento sanguigno, con tutta una ardente, insolente ambizione per quanto fosse potenza, il trionfo gli parve facile e s’inebbriò della propria forza. Ma nella passione umana, come nella passione divina, la Fede non basta, ci vuole la Grazia. Gli è che l’anima sua era piena d’ideali variabili e