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Non lo contraddiceva: chinava il capo, Cristina, e impallidiva. Il senso della realtà ritornava in lei, facendola acutamente soffrire.

— Vuole sposarvi — le disse un giorno il medico; — che ne dite?

— Non so, non so...

— Tanto ha da morire: dategli questo conforto.

Ella tacque: non lo aveva sentito, in quella notte, che il moribondo la voleva, che il moribondo se la prendeva?

— Dottore, morirò anche io — disse poi.

— Ma che, ma che! Sarete la vedova di un suicidato, ecco tutto. È un romanzo.