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me per istinto, indovinando quello che si dovesse fare. Ma non si ricordava più, non giudicava più, non capiva più niente. Quello che le dava uno spavento, ogni tanto, erano gli occhi del ferito che si riaprivano lentamente e la fissavano a lungo, con una intensità di vita profonda. Ella chinava i suoi occhi, ma si sentiva guardare, e le pareva che fosse già morto, che morto la guarderebbe sempre così, con quello sguardo concentrato. Era entrato due o tre volte il padre, a chiedere notizie; ella aveva risposto con qualche monosillabo: e più nulla. Sola, con quell’agonizzante! Come si