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stanza dove era un’immagine dell’Assunta e seguendo l’intonazione di zia Rosina, si recitò il rosario. Alla Salve regina Cristina s’inginocchiò e restò genuflessa per tutto il tempo della litania. Pregava per suo padre, per sua zia Rosina che era malata, per suo fratello Ferdinando che stava a Pietramelara, per la cognata Francesca che era incinta e soffriva molto, per Carluccio che era piccolino e doveva partire, e per sè poi, perchè il Signore le desse forza, salute e bontà di cuore. Nella serata, dal terzo piano discese il cancelliere, sua moglie e sua figlia, Irene, una zitella