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ne’ quali, seguendo gl’impulsi del suo grand’animo, possa mandare ad effetto le amorevoli idee della sua incomparabile beneficenza. E quì per fine prostrato a’ suoi Santissimi Piedi imploro a me, ed a’ miei Colleghi l’Apostolica Benedizione.

Per altra prova dell’affetto e della stima di Benedetto verso il Beccari vaglia la sincera testimonianza dell’Oratore, a cui dopo la morte di Mons. Leprotti Medico di S. B. si degnò il Santo Padre di nominare, come ben meritevole di succedergli, lo stesso Beccari; ma immediatamente soggiunse, che privandone Bologna sarebbe stata troppo gran perdita per lo Studio: e fece poi quell’ottima scelta, che a tutti è nota, di Mons. Marc’Antonio Laurenti, il quale colla sua vigilanza, avvedutezza, e dottrina ha saputo conservare quella preziosa vita fino alla età di 84 anni a benefizio della Chiesa, e dello Stato, e sa ora sostenere prosperosamente la propria in età di 88 anni a vantaggio, ed onore della sua Patria.

(51) Al num. XV. della testamentaria disposizione del Beccari si legge il seguente legato = Item per dare agli Eccelsi Signori dell’Istituto un benchè piccolissimo attestato dell’umile mia riconoscenza pel benigno gradimento in ogni occasione dimostrato della mia lunga servitù in varj onorevoli impieghi alla mia debolezza in esso luogo commessi, lascio le seguenti cose per se medesime tenui; ma che messe in serie, e conservate in detto luogo possono avere quel pregio, e quegli usi, benchè di non gran momento, che non avrebbero, se dopo la mia morte andassero divise, o disperse. Queste sono: 1. Tutti i disegni del Claustro di San Michele in Bosco fatti anni sono da Domenico Fratta. 2. I disegni fatti dal medesimo Fratta de’ fregi dipinti già da Niccolò dell’Abbate, che esistevano nella Casa o Palazzo Torfanini, e de’ quali si fa menzione nella Storia dell’Accademia Clementina. 3. Tutti gli altri disegni fatti dallo stesso Fratta, e spezialmente di molti camini dipinti da più celebri nostri Pittori. 4. Tutte le Medaglie del S. Urbain, che si conservano in due cassette di pero nere, una delle quali contiene la serie de’ Duchi di Lorena, l’altra varie altre medaglie d’Uomini illustri coniate dal medesimo S. Urbain. 5. Le poche medaglie d’oro imperiali antiche, che si troveranno preso di me, eccettuando però quelle dello stesso metallo, che si trovassero nell’Istituto. 6. Le altre poche medaglie antiche d’argento imperiali, o consolari, o altre, purchè siano antiche anch’esse, e non si trovino fra quelle dello stesso metallo esistenti nella serie dell’Istituto. 7. Così pure quelle poche Medaglie d’Uomini illustri coniate, o fuse in metallo ignobile, cioè bronzo, rame, ottone, stagno, piombo, che mi trovo avere, e che potessero meritare d’essere ammesse nel Museo dell’Istituto. 8. Que’ pochissimi Manoscritti, e que’ pochi libri, che si troveranno nella povera mia Libreria, e i quali libri o per non essere tra quelli dell’Istituto, o per essere di edizione migliore di quelli, che ivi si trovano, o per altro titolo fossero giudicati poter aver luogo in una Biblioteca universale, in cui anche i Libri men rari alle volte non si trovano, e pure vi sono ricercati. 9. La