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l’error perdonare, e l’ardimento dell’intrapresa ai movimenti del sangue, agl’impeti dell’affetto, ai trasporti dell’afflizione; e l’esempio del suo perdono varrà fors’anche a meritarmi, siccome spero, l’altrui benigno compatimento. Ed in fine, qual ch’ella siasi per essere la mia sorte, sovrasterà sempre mai all’imperizia, e debolezza dell’Arte l’eccellenza, e bontà della Causa: e potrà bene fra le tenebre dell’oblivione andar negletto, e disperso questo infelice lavoro delle sue lodi; ma starà non pertanto, e vivo ognora e presente si manterrà nella memoria degli uomini il triplice fermissimo fondamento della privata sua gloria, il triplice altissimo oggetto della pubblica ammirazione. HO DETTO.

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ANNO-