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l'istoria del concilio tridentino 467


monio: i francesi propugnano l’annullamento dei matrimoni clandestini. — Esame degli impedimenti del matrimonio. Discussione sull’autoritá dei principi e dei parenti a impedirlo od imporlo. — Disaccordo fra il concilio e l’inquisizione spagnola sull’ortodossia dell’arcivescovo di Toledo. — I legati comunicano gli articoli di riforma agli ambasciatori, che presentano le proprie osservazioni e richieste. — Nuove difficoltá create dal conte di Luna, mentre il Lorena finisce per accordarsi coi legati. —Congregazioni sui canoni riformati. Ancora sui matrimoni clandestini. — Su richiesta dei veneziani si corregge il canone del divorzio per adulterio. — Disputa sul potere della Chiesa nei matrimoni e sulla necessaria presenza del sacerdote.]

Capitolo VI (15 agosto-15 settembre 1563) |||
 p. 290
[Opposizione al tentativo d’introdurre l’inquisizione spagnola a Milano. — Azione diplomatica di Pio IV per affrettare la fine del concilio: istruzioni impartite ai legati. — Questi decidono di proporre i capi di riforma, riducendoli di numero. — Ostacoli suscitati dal conte di Luna. — Gli ambasciatori si oppongono alla trattazione della riforma riguardante i poteri politici. — I legati la rinviano ad altra sessione, con parte dei capi di riforma. — Tenace azione dei vescovi per rafforzare il proprio potere: lotta contro le esenzioni dei regolari e contro l’autoritá temporale. — Ricevimento dell’ambasciatore di Malta. — Modifiche introdotte nei capi di riforma (sulla scelta dei piú degni ai benefici, sulle visite arcivescovili, le esenzioni dei capitoli, le pensioni, le annate, la pluralitá dei benefici, l’esame dei curati, le aspettative, ecc....). — Istruzioni di Francia agli ambasciatori ed al Lorena perché non si proponga la riforma dei principi. — Insistenza dei vescovi perch’essa venga inclusa nel decreto. — Il conte di Luna ancora per la revoca del Proponentibus legatis. — Di fronte a tanti ostacoli, anche per segrete istruzioni del papa, i legati prorogano la sessione a novembre.]
Capitolo VII (16-22 settembre 1563) |||
 p. 306
[Persistenti motivi di malcontento di Pio IV verso la Francia. — Caterina, a mezzo del nunzio Santa Croce, propone al papa un congresso dei sovrani cattolici. Difficoltá di esecuzione. — A Roma il Lorena sconsiglia al papa la sospensione del concilio e promette di adoperarsi per affrettarne la lieta fine. — Lagnanze di Pio IV con Spagna per gli ostacoli frapposti all’opera del concilio. — Molti vescovi francesi lasciano Trento. — Nuovo tentativo di superare la difficoltá dei matrimoni clandestini. — Proposta dei rimanenti articoli di riforma. — Il decreto riguardante la riforma dei principi. — Protesta francese contro di esso. Irritazione e polemiche suscitate dal vivace discorso del Ferrier e dalla sua apologia. — Nuove insistenze del conte di Luna per la revoca del Proponentibus legatis].