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l'istoria del concilio tridentino 465


[spagnoli sono consigliati dal re a non opporsi all’autoritá pontificia. — Nuove vive insistenze dei francesi per la riforma. I legati rinviano ogni decisione dopo l’arrivo del Morone e del Navagero. — Insistenze spagnole ed imperiali a Roma: risposta del papa. — Quali fossero le difficoltá che paralizzavano il concilio. Idee e propositi del papa sulla difficile situazione. — Tentativo di guadagnare l’imperatore, servendosi del Lorena, il quale però non si presta.]
Capitolo XII (aprile-15 maggio 1563) |||
 p. 185
[Annunzio a Roma ed al concilio della pace d’Amboise. Il papa procede contro alcuni vescovi francesi inclini al calvinismo. — Arrivo a Trento del legato Morone e del conte di Luna. — Il Morone prosegue per Innsbruck. — Vicende della guerra religiosa in Francia: contenuto dell’editto d’Amboise. Malcontento suscitato in concilio. — Il Soto lascia, morendo, una lettera al papa, dichiarandosi per la residenza e l’istituzione dei vescovi de iure divino. — Il Lorena ottiene che si rinvíi al 20 maggio di fissare la sessione. — Proposta dei decreti contro gli abusi dell’ordine sacro: disaccordo su quello riguardante l’elezione dei vescovi. — Arrivo del legato Navagero. — Il papa insiste presso gli ambasciatori perché a lui venga rimessa la riforma. — Il re di Francia giustifica presso il concilio, il papa e i sovrani la pace conchiusa. Il papa e Filippo II scontenti. — Insistenze francesi perché il concilio si trasferisca in Germania. — Quasi tutti i teologi francesi lasciano Trento. — Nuovi lagni del Lorena pel procedere del concilio e perché non si vogliono ricevere in congregazione i procuratori dei vescovi francesi. — Congregazioni sugli abusi dell’ordine: discorso del Lorena. — Proficui risultati ottenuti dal Morone nei suoi colloqui coll’imperatore.]

LIBRO OTTAVO

Capitolo I (17 maggio - 6 giugno 1563) |||
 p. 207
[Ritorno del Morone a Trento e ripresa delle congregazioni. — Nuovo rinvio della sessione. — Sorge questione se i procuratori dei vescovi francesi assenti possano ammettersi in congregazione. — Il conte di Luna presenta le sue credenziali: questione di precedenza coi francesi. — Il discorso di presentazione del teologo Fontidonio suscita vivaci critiche. — Il calvinismo nel ducato di Savoia. — Incontro ad Ostia del Lorena col cardinale d’Este, e azione del Morone per vincere la resistenza di quel prelato, il quale, per consiglio della regina e pel desiderio d’affrettare il ritorno in Francia, si fa piú arrendevole. — Vicende della questione di precedenza franco-spagnola a Roma. — Il Birague giustifica in concilio la pace con gli ugonotti. — Tumulti in Baviera per la concessione del calice: promesse del concilio a quel duca. — Dispute sulle annate, sulle ordinazioni fatte a Roma, sui vescovi titolari e sulle dispense.]

Sarpi, Istoria del Concilio Tridentino - iii 30