Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. III, 1935 – BEIC 1917972.djvu/42

36 l'istoria del concilio tridentino


a quel clero, tanto che per i tempi passati non s’era potuto contener di macchinar per farsi patriarca in Francia); ma, quando venisse, doversi mandar ancora altri prelati a Trento e qualche cardinali per contrapporsi a lui. Furono anco nominati il Cardinal della Bordisiera e Navagero; ma questo fu differito di risolvere, dubitando che dovesse porger a Lorena occasione di sdegno e farli concepir animo di far peggio, e per non esser tanto noto che il valor di questi bastasse per una tanta opposizione, e anco per aver prima il parer di quelli che erano in Trento, acciò non restassero disgustati. Si ebbe anco considerazione alla spesa che s’accrescerebbe, cosa da non fare senza grande utilitá. Fu però risoluto di scrivere alli legati che non permettessero in modo alcuno che s’introducesse minimo ragionamento della elezione del pontificato, e quando non vi potessero ovviare, non vi prestassero manco la permissione, ma piú tosto se ne tornassero a Roma, per non pregiudicar al collegio de’ cardinali e all’Italia.