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394 l'istoria del concilio tridentino


e tirarli nel clero, e poi anco a Roma, facendo prima che col pretesto di voto di povertá li monaci acquistino credito, come che non mirino a nissuna cosa temporale, ma tutto facciano per caritá a servizio del populo; doppoi, acquistato il credito, la corte li dispensa dal voto; onde facilmente arricchiscono; e fatti ben opulenti li monasteri, si mandano in commenda, e finalmente tutto cola nella corte. A questo era aggiorna l’esortazione che nel decimosecondo capo è fatta a tutti li fedeli di voler largamente sovvenire alli vescovi e parrochi dei propri beni: buona esortazione, quando servissero al populo in quello che doverebbono, e ne avessero bisogno. Cosí esser l’esortazione di san Paulo, che chi è instrutto nelle cose della fede, faccia parte dei beni suoi a chi l’instruisce. Ma quando chi porta il nome di pastore attende ad ogn’altra cosa che ad instruire il populo, l’esortazione non esser opportuna. E tanto piú, quanto che per li tempi passati li beni ecclesiastici erano per alimento dei poveri e per riscuoter schiavi, per il che non solo si vendevano li beni stabili, ma li ornamenti anco della chiesa e li vasi sacri: ma in quei ultimi tempi aversi proibito il poterlo piú fare senza il papa; il che ha arricchito il clero in immenso. Giá nella legge mosaica Iddio alli leviti, che erano la decimaterza parte del populo, aver concesso la decima, con proibizione però di poter acquistar altro di piú. Ma il clero, che non è la cinquantesima parte, aver ormai acquistato non una decima, ma una quarta parte, e tuttavia andar acquistando, con usare anco per ciò molti artifici. Giá Moisé, avendo invitato il populo ad offerir per la fabbrica del tabernaculo, quando fu offerto tanto che bastava, aver da parte di Dio proibito che non si offerisse piú: ma qui non trovarsi termine, se non quando averanno acquistato tutto, se gli uomini continueranno nel letargo. Esser vero che vi sono delli preti e religiosi poveri; ma questo avvenire perché ve ne sono di eccessivamente ricchi: un compartimento uguale li farebbe abbondantemente ricchi tutti. E pur finalmente, lasciate tutte queste cosí evidenti considerazioni, quando il concilio esortasse il populo a sovvenir li vescovi e parrochi poveri