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388 l'istoria del concilio tridentino


Chiesa; e potrá la Santitá sua, sí come ha una congregazione che con gran frutto attende alle cose dell’inquisizione, cosí instituirne un’altra sopra di questo particolare de interpretar il concilio, alla quale siano riferiti li dubbi da tutte le parti del mondo. «E cosí facendo (diceva) io preveggo che non solo per li decreti del concilio non sará diminuita l’autoritá della sede apostolica e le ragioni e prerogative della chiesa romana, ma saranno accresciute e ampliate molto, sapendosi valer di questi mezzi».

Furono mossi li astanti da queste ragioni, e il papa sentí la necessitá di venir alla conferma assoluta, senza altra modificazione.

E persuaso che fosse per succedere come il vescovo rappresentava, fu risoluto di non attendere altro in contrario, ma pieno di speranza di raccoglier buoni frutti dalle fatiche fatte per finir il concilio, risolvette di confermarlo e di riservar a sé l’interpretazione, e di instituire la congregazione, conforme al raccordo del vescovo di Bestice. E conferito questo con li cardinali a parte, risolvè di venirne all’effetto. Per il che il dí 26 gennaro Morone e Simonetta in consistoro, narrato il tenore del decreto fatto nell’ultima sessione, che da loro fosse richiesta la conferma, dimandarono che Sua Santitá si degnasse confirmar tutto quello che sotto Paulo, Giulio e la Santitá sua era stato in quel concilio decretato e difinito. Il pontefice, fatto legger prima il sopra detto decreto, mandò attorno li voti de’ cardinali. Furono conformi che il concilio fosse confirmato, eccetto li cardinali San Clemente e Alessandrino, li quali dissero in quel concilio esser stata data troppo autoritá alli vescovi ed esser necessario moderarla, e allora far eccezione di quei capi che l’allargavano troppo, li quali giá erano notati. Il papa concluse in fine esser bene confirmarli tutti senza eccezione; e cosí fece in parole nel consistoro, confirmandoli e comandando che da tutti i fedeli fossero ricevuti e inviolabilmente osservati. E pubblicò quel medesimo giorno una bolla sottoscritta dai cardinali tutti, nella quale, narrate le cause della convocazione e il progresso, con li impedimenti e difficoltá di tempo in tempo attraversati, e la