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380 l'istoria del concilio tridentino


comanda che l’uso di quelle sia continuato, come salutifero al populo cristiano e approvato dai concili, e anatematizza chi dirá che siano inutili, o che la Chiesa non abbia potestá di concederle. E per servar l’antica consuetudine e provveder li altri abusi, comanda che siano abolite tutte le questuazioni cattive; e quanto agli altri abusi, comanda ai vescovi che ciascuno raccolga tutti quelli della propria chiesa e li proponga nella sinodo provinciale, per riferirli al papa che vi provegga. Intorno li digiuni e differenzie de’ cibi e osservazione di feste, esorta li vescovi ad osservar li comandamenti della chiesa romana. E intorno l’indice, se bene quello era finito, non potendo la sinodo darne giudicio, ordina che tutto sia portato al papa e rimesso al giudicio suo; l’istesso facendosi del catechismo, messal e breviario. Pubblicò ancora un altro decreto, che per i luochi disegnati agli oratori non s’intendi pregiudicato ad alcuno. In fine pregò li principi ad adoperarsi che li decreti del concilio non siano violati dagli eretici, ma ricevuti e osservati da essi e da tutti: nel che se nascerá difficoltá o bisogno di dechiarazione, il papa, chiamati quelli che giudicherá a proposito dai luochi dove la difficoltá nascesse, o vero congregando concili generali, o con altro modo, provvederá. Furono dopo recitati tutti li decreti fatti sotto Paulo e Giulio in quel concilio, cosí in materia di fede come di riforma. Per ultima cosa il secretario, andato nel mezzo, interrogò se piaceva ai padri che fosse posto fine a quella sinodo, e per nome di lei dalli legati e presidenti dimandata al sommo pontefice Pio IV conferma di tutte le cose decretate sotto Paulo, Giulio e sotto la Santitá sua. E fu resposto non ad uno ad uno per voti, ma da tutti insieme in una voce: Placet. Il Cardinal Morone, come primo presidente, concesse a ciascuno che si era ritrovato in concilio, e a tutti li presenti alla sessione, indulgenzia plenaria, e benedisse il concilio e licenziò tutti che, dopo aver reso grazie a Dio, andassero in pace.

Fu antico costume delle chiese orientali di trattar le cose dei concili in l’adunanza pubblica di tutti; e, venendo occasione, ben spesso occorrevano delle acclamazioni populari e