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libro ottavo - capitolo ix


dama reggente di Fiandra, della missione di tre prelati al concilio, il mandato del duca di Fiorenza e quello del gran maestro di Malta; doppoi dal vescovo celebrante fu letta la dottrina e li anatematismi del matrimonio, a’ quali tutti acconsentirono. Letti li capi della riforma del matrimonio, al primo dell’annullazione del clandestino il Cardinal Morone disse che li piaceva se fosse piaciuto al papa; Simonetta disse che non li piaceva, ma si rimetteva al papa; degli altri, cinquantasei voti furono che assolutamente dissero non piacergli, li altri l’approvarono.

Furono dopo letti li decreti di riforma; e gionti al quinto delle cause criminali de’ vescovi, sentendosi eccettuati li regni dove si trova inquisizione, si eccitò moto grandissimo tra li padri, dicendo confusamente li lombardi e napoletani che quella eccezione non fu mai proposta in congregazione, e che si levasse via; in modo che fu necessario levarla allora allora. E dopo, il Cardinal di Lorena sopra il medesimo capo disse che approvava il decreto, con la condizione che non faccia pregiudicio alcuno alli privilegi, ragioni e constituzioni dei re di Francia, sí come era stato concluso nella congregazione del giorno inanzi, dichiarando che non facevano pregiudicio all’autoritá di principe alcuno; e in fine delli decreti, per nome suo e delli altri vescovi francesi, fece una protesta, in tutto conforme alla fatta doi giorni inanzi in congregazione, cioè che la loro nazione riceveva quei decreti non come perfetta riforma, ma come preparazione ad una intiera, sotto speranza che il papa supplirá col tempo e occasione li mancamenti, ritornando in uso li antichi canoni, o vero celebrando li altri concili generali per dar complemento alle cose incominciate. E ricercò per nome di tutti li vescovi francesi che questo fosse inserto negli atti del concilio, e ne fosse fatto pubblico instrumento. Furono diverse altre cose da altri aggionte, e fatte alcune opposizioni non di gran momento ad alcuni altri delli capi; sopra le quali nascendo qualche differenze, per esser l’ora tarda (che giá erano le due di notte), fu detto che si accomoderebbe in congregazione