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308 l'istoria del concilio tridentino


delli ragionamenti suoi con ogni persona era: «Bisogna serrar il concilio e provveder denari, e poi sará quello che a Dio piacerá».

Il pontefice conferí al cardinale che ad ogni nova qual gli capitava a notizia delle discordie e delli allongamenti che altri macchinavano, veniva in consultazione di suspender il concilio; ma n’era ritirato dalla considerazione dello scandalo che laverebbe ricevuto il mondo, al quale la veritá era incognita: e dall’un canto quello li pareva il maggior male che potesse occorrere, dall’altro canto lo giudicava inferiore al pericolo che portava l’autoritá sua, la qual era lo scopo dove e principi e vescovi e ogni sorte di persona saettava: ma che finalmente era necessario deponer tutti li rispetti e venir a questa risoluzione. Il cardinale lo levò di questa deliberazione, con mostrarli che quella non era una medicina da guarir il male, ma da differirlo con maggior pericolo, perché fra poco tempo averebbe nove dimande di restituirlo e macchinazioni di qualonque non fosse ben satisfatto di lui; e che il suspenderlo era anco piú difficile che fornirlo, perché di questo non faceva bisogno addur cause; bastava metter ben le cose a segno e intendersi ed esequire; che la suspensione ricercava allegazione di causa, sopra la quale ognuno averebbe detto la sua; che era anco piú onorevole finire che suspendere. E altre ragioni usò, che fecer conoscer al papa il conseglio esser buono e fedele; e appresso lo consigliò a parlar apertamente col re di Spagna.

Per il che, chiamati a sé gli ambasciatori di quel re, si querelò con parole gravissime, dicendo aver congregato il concilio sotto speranza e promessa del re che le cose del pontificato sarebbono favorite da Sua Maestá; alla quale anco aveva dato tutte le sodisfazioni immaginabili, ed era per darli delle altre, secondo le sue richieste, quando fossero levati li impedimenti che portava l’esser aperto il concilio; che egli non aveva dimandato altra grazia a Sua Maestá e alli ministri se non il fine di quello, per servizio di Dio e ben comune, ed in ciò era trattato molto male, senza che vi fosse alcun be-