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libro ottavo - capitolo vii


commosso, in questo tempo fece metter in stampa la sua privazione, e ne fece seminar molte copie per la Francia.

All’arrivo del Cardinal di Lorena in Roma, era pochi giorni prima arrivato il noncio del pontefice residente in Francia, spedito dalla regina per proponer al papa un abboccamento tra Sua Santitá, l’imperator, il re di Spagna e il re suo figlio, nella comitiva del quale ella ancora si sarebbe ritrovata. Dal pontefice fu giudicata l’esecuzione impossibile. La proposizione non li dispiacque, come quella che molto poteva servir a finir il concilio: e però diede parola di mandar nonci all’imperatore e al re di Spagna per questo, e destinò il vescovo di Vintimiglia per Spagna (il qual per ciò chiamò da Trento), e quello d’Ischia all’imperatore.

Al Cardinal di Lorena fece eccessive demostrazioni d’onore, l’alloggiò in palazzo e, cosa insolita, andò pubblicamente a visitarlo alle stanze sue. Li ragionamenti tra loro furono in parte sopra l’abboccamento, se ben il cardinale esso ancora non lo teneva per fattibile. Si trattò della vendita per centomila scudi, nel che non è chiaro se li uffici fossero fatti dal cardinale per promover o per tirar indietro l’esecuzione; anzi che, avendo in quei giorni il pontefice ad una nova instanzia dell’ambasciatore in quella materia risposto che la rimetteva al concilio, fu giudicato da molti esser iscusazione ritrovata da Lorena. Ma il principal negozio fu sopra il finir del concilio, cosa stimata dal papa per importantissima e conosciuta per difficilissima. Nel che fu somma confidenzia tra loro, avendoli scoperto il cardinale li interessi suoi voltati al medesimo, e come dopo la morte dei fratelli vedeva chiaro non esservi altro mezzo di sostentar in Francia la religione e la casa sua, che la congionzione con la sede apostolica. Il papa li promesse di far cardinali a sua instanzia, e li diede tal parole che mostravano intenzione di farselo succeder nel pontificato; le quali acciò avessero maggior credenza, mostrava che la grandezza di quel cardinale fosse utile per li fini che aveva di qualche novitá in Italia. È ben certa cosa che il pontefice aveva qualche mira a cosa di gran momento, perché la conclusione