|
libro ottavo - capitolo v |
|
potessero irritare: portò molte ragioni e argomenti per defender
il parer suo, lasciandosi intendere che si sarebbe opposto anco
nella sessione; il che era anco detto da varmiense e Simonetta.
E maggior confusione generò che il Lainez, general dei gesuiti, mandò attorno una scrittura reprobando l’irritazione, la
qual diede occasione a molti di fermarsi piú animosamente in
quell’opinione. E nelle congregazioni s’incominciò a risponder
alle ragioni l’uno dell’altro con tanta longhezza, che li legati
furono quasi d’opinione di tralasciar quel capo per non impedir
la sessione, massime perché il vescovo di Sulmona primo di
tutti introdusse a trattare in pubblica congregazione se quella
materia dell’irritazione era spettante a dogma o a riforma.
E il vescovo di Segovia dopo lui fece longhissimo discorso
in mostrare che non si poteva ridur a dogma; e però, avendo
la maggior parte approvato l’irritazione, si poteva aver per
stabilito il decreto. Il vescovo di Modena seguí il medesimo
parere, aggiongendo che il trattar quella materia per via di
dogma non sarebbe altro se non chiuder la via al far qualsivoglia reforma, perciocché in tutti gli articoli s’averia potuto
suscitare la medesima difficoltá, se la Chiesa ha o non ha
autoritá sopra quel particolare di che si trattasse; il che sarebbe
un por le arme in mano agli eretici e levar alla Chiesa l’autoritá tutta, non essendo giusto metter mano in quello che è
dubbio se la potestá propria si vi estenda. Si dolse che fosse
messa in campo quella questione da chi doveva averla per
chiara e decisa. Piacque questo parere a molti, che dicevano
non doversi mai metter in disputa se la Chiesa può o non
può alcuna cosa, ma aver per deciso che, sí come a Cristo è
data ogni potestá in cielo e in terra, cosí altrettanta ne ha il
pontefice romano suo vicario; la qual autoritá essendo comunicata da lui al concilio generale, convien tener per fermo
che non li manchi potestá di far tutto quello che è utile, senza
metter in disputa se presupponga dogma o no. Piacque ancora
a quelli che desideravano l’espedizione del concilio, vedendo
che la difficoltá promossa portava grand’impedimento al fine di
quello e causava scandolo: onde dalli legati e dalli principali