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224 | l'istoria del concilio tridentino |
abusi era ben conveniente non ordinarli senza darli da vivere,
acciò non siano constretti alle indignitá; ma del resto è necessario che siano creati per supplire alli vescovi impotenti
o che hanno legittima causa di esser assenti dalle loro chiese,
o anco alli prelati grandi occupati in maggiori negozi: e però
egli approvava il capitolo cosí come era desteso.
E il vescovo di Lugo ragionò delle dispensazioni, dicendo che vi erano molte materie sopra le quali sarebbe gran servizio di Dio e beneficio della Chiesa che la sinodo formasse decreti, dechiarandole indispensabili. Il che non diceva perché la sinodo avesse a dar legge a Sua Santitá, ma solo per esser cose che non patiscono dispensazione de’ pontefici; e quando bene in qualche caso di rarissima contingenza potesse in un secolo occorrere una volta causa ragionevole per dispensarli, nondimeno manco in quel caso la dispensa sarebbe giusta, imperocché è conveniente che una privata persona sopporti qualche gravezza, quando vi sia un grande beneficio pubblico; e anco dove possono occorrer frequenti casi meritevoli di dispensazione, per levar le occasioni di ottener suppliche e grazie surrettizie, che tornano in pregiudicio delle anime, è meglio esser avaro che liberale.