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libro ottavo - capitolo i


siastici ripigliassero le loro entrate senza refonder il prezio. Però, avendo proposto il negozio in consistoro, con deliberazione dei cardinali risolvè di non acconsentire, ma con varie escusazioni mostrare che non averebbono potuto ottener da lui quella dimanda.

Il Lorena portando odio irreconciliabile agli ugonotti, non tanto per rispetto della religione, quanto della fazione, con quale egli e la sua casa era stato sempre in controversia, essendo anco sicuro che non era possibile reconciliar con loro amicizia, sentí molto dispiacere intendendo che le cose della pace s’incamminassero; e quanto al ritorno suo in Francia, fu ben risoluto che conveniva pensarci molto bene quando e come dovesse ritornare. Ma ben per le cose sue giudicò necessario intendersi bene col pontefice e con la corte romana, e con li ministri di Spagna ancora, piú di quello che per il tempo passato aveva fatto; e però da quel giorno incominciò a rallentar la severitá in procurar riforma, e diede principio a mostrar maggior riverenza al papa e buona intelligenzia con li suoi legati.

Ma oltra la molestia per la richiesta dell’alienazione, n’ebbe il pontefice un’altra di non minor momento. Imperocché, trovandosi aver promesso piú volte all’ambasciator di Francia di dargli il suo luoco nella festivitá della Pentecoste, e volendolo eseguire, congregò alquanti cardinali per trovar qualche maniera di dar anco satisfazione all’ambasciator spagnolo. Furono proposti due partiti; l’uno, di dargli luoco sotto il sinistro diacono; l’altro, sopra un scabello al capo della banca dei diaconi: li quali però non levavano le difficoltá, perché restava ancora materia di concorrenzia al portar della coda a Sua Santitá, e dargli l’acqua alle mani quando celebrava, e nel ricever l’incenso e la pace. La difficoltá della coda e dell’acqua non premeva allora, non dovendo il papa celebrare ed essendovi ambasciatore dell’imperatore. Quanto all’incenso e alla pace, si trovò temperamento che fossero dati a tutti quelli della parte destra, eziandio a quel di Fiorenza, che era l’ultimo, e poi alla parte sinistra. Di ciò il