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96 l'istoria del concilio tridentino


superare, e da non tentarsi, perché il pontefice arerebbe sempre avuto favore dalli principi, quando si fosse doluto che si tentasse diminuzione della sua potestá, e sarebbe favorito dalla maggior parte dei prelati italiani, per dignitá della patria e per molti propri interessi; e a loro pareva bastasse che il concilio facesse li decreti, disegnando che poi se ne ottenesse in Spagna dal re la pragmatica sopra, e per questa via fossero stabiliti, sí che non avessero ingresso in Spagna le contrarie dispensazioni pontificie.

Li legati espedirono un corrier espresso con la copia proposta dal Cardinal di Lorena e con le considerazioni di alcuni canonisti fattevi sopra, con dimostrare che l’autoritá pontificia fosse intaccata; ricercando che li fosse dato ordine di quello che avessero a fare. Il che dal cardinale, quando lo seppe, fu ricevuto con molto senso, e fece indoglienza perché, avendogli egli dato la copia inanzi che la proponesse in congregazione, e avendo essi mostrato di compiacersene, avessero poi operato con tanta diffidenzia. Disse parergli strano che di tutte le cose sue e de’ suoi prelati si pigliasse ombra; si dolse che dagl’italiani fosse ingiuriata la sua nazione, affermando aver con le proprie orecchie udito alcuni prelati a dir dirisoriamente il proverbio scurrile che giá mo’ era fatto vulgato per tutto Trento, cioè: «Dalla scabie spagnola siamo caduti nel mal francese». Del che anco si lamentavano con ogni occasione e li altri francesi ed eziandio li spagnoli; le indoglienze de’ quali, come è costume, incitavano maggiormente li curiosi, e s’accrescevano tra le nazioni li sospetti e le diffidenze con gravissimo pericolo; né li legati e li prelati piú prudenti, che con l’autoritá e con gli uffici si opponevano, erano bastanti di fermare il moto.

E li francesi, irritati, risolverono far prova della loro libertá, e convennero che nella congregazione delli 7 il cardinale di Lorena non intervenisse; ma li loro prelati, a’ quali toccava parlare, dicessero con libertá; e se erano ripresi, li ambasciatori protestassero. E Lansac per farlo sapere, acciò li pontifici se ne guardassero, in presenza di molti di loro disse ad